lunedì 19 ottobre 2015

Beata ignoranza

..che periodo, gente! che periodo!!!
situazione: spaccata, lacerata, completamente divisa in DUE, TRE, MILLE pezzi..
Nel cuore una gran voglia di tornare verso casa (Gubbio) ma nella testa l'idea che:
* non posso tornare senza un lavoro (specie se da altre parti me ne paventano uno)
* non troverò MAI e da nessun'altra parte condizioni di lavoro come quelle che ho qui - un capo mitico, che ride e scherza con me dandomi del tu, che gira con le magliette dei muppets, sguardo sincero e grossa intelligenza
* la Bretagna mi mancherà - tanto! l'Oceano, le casine bianche col tetto nero, il vento a raffiche, gli scogli e gli sconfinati arenili sotto le falesie, la pioggia e la tempesta. Mi mancherà tutto.

Ma dopo aver ragionato, ragionato e ragionato ancora.. fino a farsi far male la testa, fino a sentirsi impotenti e in un vicolo cieco.. messi all'angolo e sconfitti sentendosi davanti a un problema più grande di sè stessi.. dopo tutto ciò, mettendo sulla bilancia ciò che guadagno ma soprattutto ciò che perdo in entrambi i casi, sono sempre più sicura della mia decisione di tornare.

Eh si, perché ho sempre messo, nella mia vita, il cuore davanti alla testa, le persone davanti le cose. E dei buoni compagni di viaggio fanno il 50% almeno dell'avventura quindi.. non c'è dubbio sul da farsi.

Allo stesso tempo mi dispiace lasciare qui, dove c'è gente che crede in me, mi supporta e mi stima e soprattutto stanno per rinnovarmi l'assegno di ricerca per un altro anno.. sorge il problema: come glie lo dico? non vorrei mai e poi mai deluderli. Se solo avessi, subito, una sicurezza per il mio futuro in Italia potrei benissimo dire "mi hanno offerto una cosa a casa mia, rientro" e sarebbe ben comprensibile.. ma senza niente.. come faccio a prendere e andarmene senza farla sembrare anche una cosa personale (oltreché stupida?)

Non so.

Ecco, questo è tipicamente il punto in cui la mia testa comincia ad andare in ebollizione. Il cervello si arrende e mi incita a lasciarmi andare, a vivere tutto questo con leggerezza - perché se è vero tutto quello che ho appena detto è anche vero che ancora non c'è niente di niente di SICURO: né l'assegno qui, né la possibile Olanda né l'assegno in Italia.. quindi direi che almeno dovrei aspettare ancora un pò prima di prendere una qualsiasi decisione - forse dovrei aspettare di avere almeno qualcosa (una delle tre!) di sicuro.. non so..

Ed è a questo punto che mi dico "beata ignoranza" - beata la gente che riesce a prendere le cose con leggerezza, a non crucciarsi più di quel tanto.. che quello che deve venire verrà, che quanto gli spetta gli sarà prima o poi recapitato; beati quelli che credono che non siamo interamente artefici del nostro destino.. e se ci penso.. ecco, anche io sono un pò così. E allora sto meglio, e allora riesco anche a sorridere.. complice la vicinanza delle persone a cui voglio bene :)

note to myself: never forget to smile

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