..ed é proprio in quella stagione un po' magica in cui sbucano i funghi, per strada inizia a sentirsi l'odore delle caldarroste e le foglie degli alberi diventano di mille sfumature di rosso, proprio in quella stagione li', che passa lenta, pigra e indolente che un timido sole fa capolino mascherando, per quanto gli é possibile, l'aria fredda di un incipiente inverno.
Bello vedere come i paesaggi cambino faccia e colore e l'oceano invece resta sempre li', immobile e paziente, a calmare ogni mia frenesia. A placere ogni mio pensiero.Rassicurante, silenzioso, come un vecchio amico che ascolta senza mai stancarsi.
Sotto la luna o sotto al sole, quella sensazione di quieta possenza, festina lente, dominio gentile ma assoluto.
E non ho capito perché sono qui a scrivere anziché evadere i mille compiti che mi aspettano e bussano impazienti alla porta.
Forse perché ho bisogno, a volte, di fermarmi e mettere nero su bianco queste sensazioni e questo senso di saudage che mi segue da più che sono rientrata al lavoro.
Mai immaginato che una vacanza potesse sconvolgermi a tal punto.
Sarà che cresciamo,
sarà che arriva un momento in cui le priorità cambiano in fretta,
sarà che ogni tanto, tra l'oscurità e il navigare a vista al quale siamo abituati, scorgiamo una rotta, un faro luminoso,
e sarà che vogliamo proprio crederci che esista questa leggera e impalpabile felicità di cui tanto si favoleggia e che per la maggior parte del tempo ci sfugge.
Sarà.
Sarà.
Sarà.
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